Appunti sul testo "Le Nazioni Unite" di Benedetto Conforti, Carlo Fogarelli per il corso del prof. Pedrazzi di Scienze Internazionali e Istituzioni Europee
Le Nazioni Unite
di Alice Lavinia Oppizzi
Appunti sul testo "Le Nazioni Unite" di Benedetto Conforti, Carlo Fogarelli per il
corso del prof. Pedrazzi di Scienze Internazionali e Istituzioni Europee
Università: Università degli Studi di Milano
Facoltà: Scienze Politiche
Esame: Organizzazione Internazionale
Docente: Prof. Pedrazzi
Titolo del libro: Le Nazioni Unite
Autore del libro: Benedetto Conforti, Carlo Fogarelli1. Processo evolutivo storico
La società degli stati come intesa in senso più antico nasce nel 1648 (trattato di Westfalia), dove a seguito
della guerra dei 30 anni, nascono i primi stati nazionali, si formalizza la suddivisione degli stati europei
come sovrani.
Nei trattati di pace si inserisce il sistema di sicurezza collettiva mantenere la pace in Europa.
1815: l’Europa esce dall’era napoleonica e col Congresso di Vienna, si costituisce il primo tentativo di
cooperare per la pace e la sicurezza sia in Europa che fuori.
Tutto si basa su tesi pacifiste e kantiane e sulla real politik dell’equilibrio di potenza.
L’Europa esce dall’anarchia e tenta di assestarsi in base a
1. reti di alleanze fra grandi potenze,
2. reti di conferenze periodiche: il concerto europeo altro non è che l’impegno tra le grandi potenze
(Francia-Austria Ungheria-Uk) di incontrarsi quando sia necessario per prevenire e affrontare le crisi.
L’aspirazione ad un ordine internazionale conduce alla prima forma di multilateralismo.
necessità di forme permanenti di collaborazione che si concretizzano in:
Concerto europeo (deliberazioni) per agire contro chi disturba l’ordine. La più tenue delle collaborazioni, si
forma sull’accordo, sulla volontà degli stati.
1818 Conferenza di Aquisgrana: sull’entrata della Francia nel concerto
1884 Conferenza di Berlino sulle colonie in Africa
Unioni di stati: collaborazioni tecniche operate da enti creati dagli stati: fiumi, navigazione.
Regole comuni per umanizzare la guerra (croce rossa sui feriti, conferenze di Ginevra e Aia)
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 2. Covenant
Covenant: prima che si risolva il primo conflitto mondiale il presidente degli stati Uniti Wilson crea i 14
punti dove :
1. denuncia la diplomazia segreta
2. garanzie reciproche territoriali per piccoli e grandi stati
3. diritto internazionale alla base delle relazioni internazionali
4. rispetto dei trattati.
Questi punti fondamentali sono compresi nel preambolo del Covenant della Società delle Nazioni. la
Società delle Nazioni nasce nel 1919 a Saint Germain en Lage, vi viene incorporato il trattato di pace di
Parigi, gli Usa non entrano (anche se erano stati gli unici a chiedere il consenso popolare).
Il progetto del 1918 di Wilson prende vita come la prima organizzazione di stati per la sicurezza collettiva.
I 4 punti del preambolo sono i mezzi con cui raggiungere il fine ultimo: pace e sicurezza internazionale. Gli
stati non sono più totalmente liberi, hanno interessi e fini comuni e mezzi in comune.
Le relazioni internazionali vengono sottoposte alle regole di diritto nel senso oggi inteso. Le regole di diritto
erano tese a:
1. ridurre gli armamenti e fornire informazioni sugli armamenti stessi
2. affidare ad arbitrato o regolamento giudiziale le controversie
3. no guerra
4. rispetto dell’integrità territoriale.
Vengono create delle istituzioni:
Art 3 Assemblea: è organo plenario. Tutti gli stati, un voto per stato che ha fino a 3 rappresentanti, voto
unanimità. Competenze generali su ogni questione che rientri nei fini dell’organizzazione. Si riunisce ad
intervalli, quando necessario a Ginevra.
Art 5 Consiglio: ristretto, formato dalle principali potenze (Usa, Francia, Uk, Italia, Giappone, Germania) e
altri 4 membri (poi 5, 6, 9) selezionati dall’Assemblea. Si riunisce quando necessario. Competenza generale
identica all’assemblea. Voto a unanimità; voto a maggioranza solo per le procedurali.
Segretariato: bureau amministrativo
Corte permanente di Giustizia Internazionale: funzione consultiva e giudiziaria
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 3. Articoli sulla sicurezza, Covenant
Articolo 10: I Membri della Società si impegnano a rispettare e a preservare dall’aggressione esterna
l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di tutti i Membri della Società. In caso di aggressione o di
minaccia o pericolo di aggressione il Consiglio raccomanderà i mezzi per adempiere tale obbligo
Art 12: I Membri della Società convengono che, qualora sorgesse tra loro una controversia tale da condurre
ad una rottura, sottoporranno la questione ad arbitrato o regolamento giudiziale ovvero all’esame del
Consiglio, e in ogni caso non ricorreranno alla guerra prima che siano trascorsi tre mesi dalla decisione
arbitrale o giudiziale o dalla relazione del Consiglio.
Art 13: I membri della Società convengono che ogniqualvolta sorga tra loro una controversia suscettibile di
soluzione arbitrale o giudiziale e che non sia possibile risolvere in modo soddisfacente per le vie
diplomatiche, sottoporranno tutta la vertenza a regolamento arbitrale o giudiziale.
La causa sarà sottoposta alla Corte permanente di giustizia internazionale (CPGI) o a qualsiasi tribunale
designato dalle parti o previsto nelle loro convenzioni anteriori.
I membri della Società convengono di eseguire in piena buona fede qualunque sentenza o decisione
pronunciata e di non muovere guerra contro un membro della Società che si conformi ad essa.
In caso di mancata esecuzione della decisione il Consiglio proporrà i provvedimenti da prendere per darvi
effetto.
Art 15: Se tra i membri della Società sorgesse una controversia suscettibile di condurre ad una rottura, che
non sia sottoposta a regolamento arbitrale o giudiziale in base all’art. 13, i membri della Società concordano
che tale controversia sarà deferita al Consiglio. Qualunque delle parti in causa potrà effettuare tale
deferimento, notificando la sussistenza della controversia al Segretario generale.
Il Consiglio tenterà un componimento della vertenza. Se il tentativo non riesce, il Consiglio, con voto
unanime o a maggioranza, redigerà e pubblicherà una relazione contenente l’esposizione dei fatti della
controversia e le raccomandazioni che esso riterrà giuste ed opportune al riguardo.
Se la relazione del Consiglio è approvata all’unanimità, ad eccezione dei rappresentanti delle parti della
controversia, i membri della Società convengono che non muoveranno guerra alla parte che si conformi alle
raccomandazioni della relazione.
Se il Consiglio non riesce ad approvare una relazione unanime, i membri della Società si riservano il diritto
di prendere quei provvedimenti che reputino necessari alla salvaguardia del diritto e della giustizia.
Il Consiglio può anche deferire l’esame della controversia all’Assemblea, che esercita in tal caso gli stessi
poteri del Consiglio.
Se viene adottata all'unanimità ha gli stessi effetti della sentenza = LIMITE SOSTANZIALE DI NON
RICORSO ALLA GUERRA ALLA PARTE CHE SI CONFORMA. Se a maggioranza= LIMITE
PROCEDURALE di non ricorso alla guerra prima di 3 mesi dalla decisione e i membri si riservano il diritto
di prendere le misure che ritengono necessarie.
IL CONSIGLIO SEMBRA IL PERNO DELLA sicurezza COLLETTIVA, MA Può AFFIDARE GLI
STESSI POTERI ALL’ASSEMBLEA. LA GUERRA è PROIBITA IN DETerminate CIRCOSTANZE, MA
NON LA FORZA!!
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite Articolo 16: Se un membro della Società ricorre alla guerra in violazione degli impegni derivanti dagli artt.
12, 13 o 15, sarà ritenuto ipso facto aver commesso un atto di guerra contro tutti gli altri membri della
Società, i quali si impegnano sin d’ora a interrompere ogni rapporto commerciale e finanziario con il
medesimo, a proibire ogni traffico tra i loro cittadini e i cittadini dello Stato contravventore e a prevenire
qualunque traffico finanziario, commerciale o personale tra i cittadini dello
Stato contravventore e i cittadini di qualunque altro Stato, sia o meno membro della Società.
Sarà in tal caso dovere del Consiglio di raccomandare ai vari governi interessati quali forze militari, navali o
aeree dovranno essere fornite da ciascuno dei membri della Società per contribuire alle forze armate
destinate a proteggere i patti sociali.
Si tratta di un sistema di legittima difesa collettiva, di sanzioni economiche automatiche ma rimesse alla
volontà degli stati. E le raccomandazioni non sono vincolanti.
Le azione della Società delle Nazioni rimasero limitate
Svezia contro Finlandia 1921, referendum alta Slesia 1921 e conflitto Grecia contro Bulgaria 1925. Rimase
un foro per i territori e la zone di influenza. Non funziona nelle prima vera crisi, Manciuria 1932 e etiopia
1935.
I limiti sono:
Tecnici: per unanimità, difficile procedura di revisione del covenant, non è indipendente dai membri.
Politici: dipendenza dalla situazione post conflittuale, inserimento del trattato di pace, ricorso alla forza
armata concesso, idee diverse sul suo ruolo, eurocentrismo, diffidenza reciproca, no Usa, è la prima
organizzazione quindi ha carattere pionieristico. È comunque importante perché è la base per l’ONU,
riconosce il cambiamento delle relazioni internazionali.
Spirito di Locarno: per la Germania nella Società delle Nazioni, patto di Locarno, patto Briand Kellog.
Locarno è un ritorno alla logica ottocentesca dell’equilibrio di potenza: trattato di reciproche garanzie di
confini con garanti Italia e Uk. (1925).
Briand Kellog: Patto generale di rinuncia alla guerra, 27 agosto 1928.
• Art. 1 Le Alte parti contraenti dichiarano solennemente a nome dei rispettivi popoli che esse condannano
il ricorso alla guerra per la soluzione delle controversie internazionali e vi rinunciano quale strumento di
politica nazionale nelle loro relazioni reciproche.
• Art. 2 Le Alte parti contraenti concordano che la soluzione di qualsiasi controversia o conflitto di
qualunque natura o origine, che potrà sorgere fra di loro, non potrà mai essere perseguita se non mediante
mezzi pacifici.
Il limite è che non dà mezzi di garanzia.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 4. CARTA ATLANTICA
dopo il fallimento della Società delle Nazioni, Churchill e Roosevelt si incontrano nell’Oceano Atlantico il
14 agosto 1941 e creano la Carta Atlantica.
Si tratta di una dichiarazione di punti sentiti come comuni:
- i loro popoli non cercano ingrandimenti territoriali,
non desiderano assistere a cambiamenti territoriali che non siano conformi alla volontà dei popoli interessati
(autodeterminazione).
- diritto di tutti i popoli di scegliere forma di governo che e restaurare ciò che è stato imposto con la forza
(condanna dell’asse e delle guerre di aggressione in generale),
- acceso di tutti gli stati grandi e piccoli, a condizioni di uguaglianza, nel commercio e alle materie prime
necessarie alla loro prosperità,
- libertà dei mari,
- pace e diritto alla vita libera dalla paura (Usa),
- tutte le nazioni del mondo, per ragioni tanto realistiche quanto ideali debbano addivenire all’abbandono
dell’uso della forza. Poiché nessuna pace futura potrà essere mantenuta finché armamenti terrestri, navali o
aerei continuino ad essere usati da nazioni che minacciano l’aggressione fuori delle loro frontiere, ritengono
che, in attesa che sia stabilito un più ampio e permanente sistema di sicurezza generale, il disarmo di tali
nazioni sia essenziale. Incoraggeranno altresì tutte le misure praticabili al fine di alleviare il peso degli
armamenti per i popoli amanti della pace
I principi di disarmo, cooperazione economica, no forza, sicurezza collettiva, autodeterminazione sono le
tesi alla base dell’ONU.
Non menzionano la Società delle Nazioni perché gli Usa non ne facevano parte e perché vogliono
avvicinarsi alla Russia. La Carta Atlantica non prevedeva la costituzione di una associazione o
organizzazione che potesse prendere il posto della Società delle Nazioni, ma conteneva un accenno alla
necessità di dar vita dopo la guerra ad un sistema di sicurezza collettiva e di collaborazione tra stati.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 5. DICHIARAZIONE NAZIONI UNITE
gennaio 1942: Washington. 20 stati, tutte coalizioni contro l’asse si riuniscono e dicono che avendo
accettato i principi della Carta Atlantica stabiliti da Churchill e Roosevelt, ritengono necessaria la vittoria
sui loro nemici per salvaguardare i diritti dell’uomo, non faranno paci separate. 26 stati (URSS CINA).
Alla Dichiarazione potranno aderire altre Nazioni le quali diano o possano dare assistenza e contributi
effettivi nella lotta per la vittoria sull’hitlerismo.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 6. CONFERENZA DI MOSCA
(Usa, Uk Urss Cina) 1943, necessità di creare un'organizzazione internazionale generale fondata sul
principio della sovrana uguaglianza, aperta a tutti gli stati amanti della pace e sulla sicurezza internazionale.
Ma nel frattempo diritto di guerra.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 7. DUMBARTON OAKS
1944: Cina, Urss, Usa, Uk. Le potenze decidono l’ossatura fondamentale dell’organizzazione: funzioni,
principi e struttura. A Dumbarton Oaks ogni potenza si presenta con un proprio progetto sulla futura
organizzazione mondiale. In particolare il clamoroso progetto degli Usa a seguito di studi, statistiche e
sondaggi sull'opinione pubblica.
La struttura del nuovo Ente avrebbe ricalcato quella della Società delle Nazioni, prevedendosi come organi
fondamentali i 4 della Società delle Nazioni Assemblea (composta da tutti gli stati membri), il Consiglio (a
composizione ristretta con seggi permanenti attribuiti alle Grandi Potenze), il Segretariato con a capo un
Segretario Generale e la Corte di Giustizia.
Diversi invece il sistema di votazione (l'Assemblea avrebbe votato a maggioranza anziché all'unanimità, sul
consiglio nulla fu convenuto) e anche le competenze.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 8. YALTA
Conferenza di Yalta, 4-11 febbraio 1945. USA (Roosevelt), GB (Churchill), URSS (Stalin) Decisione sulla
disciplina del voto nel Consiglio di sicurezza (che era rimasta irrisolta a Dumbarton Oaks) e sul
riconoscimento del potere di veto ai membri permanenti, regola poi trasfusa nell'articolo 27 della Carta
dell'ONU. Convocazione della Conferenza delle Nazioni Unite per elaborare la Carta della nuova
Organizzazione mondiale a San Francisco il 25 aprile 1945.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 9. SAN FRANCISCO
Conferenza di San Francisco, 25 aprile - 26 giugno 1945. Vi partecipano, su invito, 50 Stati (Stati che hanno
firmato la Dichiarazione delle Nazioni Unite ed altre Nazioni associate che abbiano dichiarato guerra al
nemico comune entro il 1° marzo 1945). 51 Stati (compresa la Polonia che non poté partecipare ai lavori in
quanto divisa tra due governi) firmano la Carta delle Nazioni Unite il 26 giugno 1945. La Carta entra in
vigore il 24 ottobre 1945, cioè dopo che le Grandi potenze e la metà degli altri stati ebbero firmato. Grandi
potenze + Membri originari + eventuali nuovi membri disciplinati dall'articolo 4 della Carta. Il 27 dicembre
1945 è in vigore tra i 51 Stati firmatari. L'Italia entra a far parte dell'ONU nel 1955. Attualmente quasi tutti
gli stati del mondo fanno parte dell'ONU, ad eccezione di Taiwan (estromesso nel 1971 a seguito dell'entrata
della Cina Popolare), Cipro Nord.
Invito a proporre proposte, ma si è consapevoli che, nonostante le votazioni a maggioranza di 2/3, la nuova
organizzazione non avrebbe significato con l'assenza delle Grandi Potenze. C’è dunque la preminenza del
disegno di Cordell Hull (segretario stato Usa) e, più in generale, le linee fondamentali presentate a
Dumbarton Oaks si presentano come immutabili. Statuto quasi octroyé dalle grandi potenze. Al termine
della conferenza la Carta venne approvata all'unanimità nel suo complesso e fu firmata da tutti i partecipanti.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 10. Rapporti fra la Società delle Nazioni e l'ONU
La Società delle Nazioni era formalmente sopravvissuta alla seconda guerra mondiale e si sciolse nel 1946,
quando cioè l'ONU era già in piena attività.
Differenze di funzione tra Consiglio della Società delle Nazioni e Consiglio di sicurezza ONU.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite
Quindi nell'ONU ci sono più gradi, dal semplice invito generico a usare gli strumenti del 33.1 (33.2),
all'indicazione in qualunque fase della controversia di quale mezzo usare tenendo conto dei provvedimenti
già presi e della CIG (art 36), fino ad entrare nel merito della controversia (37).
Gli effetti sono inviti, raccomandazioni, non vincolanti, ma solo perché si tratta di controversie, perché i casi
seri che compromettono la pace e la sicurezza sono trattati nel cap. VII.
L’unica che si avvicina un po’ al valore vincolante è la disposizione dell'articolo 37, che dice che se le parti
non riescono a regolare la controversia con i mezzi del 33.1 devono deferirla al Consiglio di Sicurezza.
Differenze nelle situazioni di minaccia, violazione, atto di aggressione.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite
La differenza sta nei gradi in scala delle possibili soluzioni e misure indirizzate agli stati o contro gli stati.
Ampia discrezionalità del Consiglio di Sicurezza. È il Consiglio di Sicurezza che agisce, nulla è rimesso
solo agli stati, e la forza è praticamente alla fine di un lungo processo di possibilità diverse.
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 11. Preambolo della Carta ONU
“Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi
- A salvare le future generazioni dal flagello della guerra
- A riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana,
nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole.
- A creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti da trattati e dalle altre fonti
del diritto internazionale possano essere mantenuti.
- A promuovere il progresso sociale ed un più elevato tenore di vita in una più ampia libertà.”
“E per tali fini
- A praticare la tolleranza e vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre
forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
- Ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sarà
usata, salvo che nell’interesse comune.
- Ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli.
L'indeterminatezza dei fini, che conferisce all'ONU la natura di ente politico, appare ovvia dall'elencazione
contenuta all'articolo 1 della Carta delle Nazioni Unite:
1. Mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ed a questo fine: prendere efficaci misure collettive per
prevenire e rimuovere le minacce alla pace e per reprimere gli atti di aggressione e le altre violazioni della
pace e conseguire con mezzi pacifici, in conformità ai principi della giustizia e del diritto internazionale, la
soluzione delle controversie o delle situazioni internazionali che potrebbero portare ad una violazione della
pace.
2. Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell’eguaglianza dei diritti
e dell’autodecisione dei popoli.
3. Conseguire la cooperazione internazionale nella soluzione dei problemi economici, sociali, culturali,
umanitari e promuovere e incoraggiare il rispetto dei diritti dell’uomo per tutti, senza distinzioni di razza, di
sesso, di lingua o di religione
4. Costituire un centro per il coordinamento dell’attività delle Nazioni volta al conseguimento di questi fini
comuni.
Secondo l'articolo 2.7 della Carta ONU è invece facile stabilire quali sono le materie di cui l'ONU non si
può occupare:
“Le Nazioni Unite non devono intervenire in questioni che appartengono essenzialmente alla competenza
interna di uno stato” (domestic jurisdiction).
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite 12. La Carta ONU e la sua natura costituzionale e pattizia
La carta è un trattato internazionale, dunque sottoposto ai principi generali di diritto internazionale che
regolano i trattati (Convenzione di Vienna 1969).
La teoria costituzionalista nasce per due motivi:
- La carta crea degli organi che agiscono nella comunità internazionale tra gli stati.
- L’organizzazione contiene norme che le consentono di agire nei confronti di non membri e questo crea una
contraddizione con il principio pacta tertiis necque nocet nec iuvant.
- La Carta ha ricevuto nel corso del tempo un'interpretazione che via via si è allontanata considerevolmente
da quanto stipulato in origine.
- La Carta sancisce i principi fondamentali dell'attuale comunità internazionale.
Per questi motivi sarebbe una costituzione della società internazionale, da interpretare alla luce
dell’evoluzione internazionale, e si porrebbe sopra il diritto internazionale.
Art 103: le disposizioni della carta prevalgono su accordi internazionali dei membri se c’è contrasto.
Secondo la tesi costituzionalistica la Carta sarebbe dunque uno strumento in qualche modo superiore e
suscettibile di interpretazione evolutiva.
Si può dire con certezza che la Carta, essendo un trattato, è di natura volontaria, è comunque sottoposta ai
principi che regolano gli accordi internazionali, non crea obblighi nei confronti di terzi che non siano
membri.
La Carta è e resta un trattato ed è sottoposta ai principi che regolano gli accordi internazionali.
Nella prassi è comunque possibile ammettere che si sono create norme consuetudinarie in deroga o in
integrazione della Carta.
La tesi dei poteri impliciti (secondo cui ogni organo disporrebbe non solo dei poteri espressamente
attribuitigli dalle norme costituzionali, ma anche tutti i poteri necessari per l'esercizio dei poteri espressi), si
scontra con l'abitudine nel diritto internazionale ad interpretare in modo restrittivo i trattati e va comunque
presa con le pinze.
Alla Carta sono pertanto applicabili le comuni regole sull'interpretazione dei trattati:
chiedersi cosa i redattori intesero stabilire quando formularono il testo della Carta. Attribuire il senso fatto
palese dal testo metodo obiettivistico (in contrasto col metodo subbiettivistico che si domanda la volontà
effettiva delle parti rispetto a quella dichiarata), confermato dall’art 31 della Convenzione di Vienna del
1969 (si può ricorrere all'esame dei lavori preparatori solo se il senso che emerge è lacunoso e ambiguo).
La competenza a interpretare non spetta né alla CIG né all’Assemblea (tesi isolata), ma a ciascun organo per
proprio conto di volta in volta nell’adozione di atti concreti. Ma tale interpretazione non è vincolante
(altrimenti si lascerebbe il completo arbitrio all'organo) così dimostra anche la IV Commissione alla
Conferenza di San Francisco, che disse espressamente che se nell’esercizio delle proprie funzioni, fosse
sorto un conflitto di interpretazione
- tra stati, deferimento alla CIG,
- tra organi, deferimento ad un comitato ad hoc.
Problema: L’interpretazione non è impositiva, può dunque essere contestata.
Si può determinare se un atto è legittimo o illegittimo solo in riferimento alla Carta legittimo = conforme
alla Carta. Ciò presuppone che il contenuto della carta sia determinabile con certezza. Quando sorge un
conflitto di interpretazione è proprio il contenuto della Carta a risultare incerto. Interpretazione e legittimità
degli atti tendono così a confondersi e sovrapporsi, in assenza di un organo con lo scopo di fornire
Alice Lavinia Oppizzi Sezione Appunti
Le Nazioni Unite